CBD E Psoriasi
La psoriasi è un disturbo cronico autoimmune della cute, scatenata da una serie di fattori autoimmunitari, genetici e ambientali. Quali sono i possibili rimedi naturali per trattare questo disturbo?
Cos’è la psoriasi?
Esistono diverse forme di psoriasi, tra cui la pustolosa, quella a placche, la psoriasi guttata e la psoriasi eritrodermica.
La sua forma più comune che può presentare, che riguarda circa l’80% dei casi, è quella definita “a placche”.
Si presenta con le caratteristiche placche rosse o rosate, ben circoscritte e che presentano delle squame biancastre.
Generalmente è vissuta come un inestetismo grave, poiché coincide con la comparsa di arrossamenti, placche squamose e lesioni cutanee in varie zone del corpo.
Si tratta di una malattia cutanea che colpisce persone tra gli 11 e i 45 anni con un sistema immunitario debole.
È caratterizzata dalla costante perdita di pelle morta, oltre che dalla presenza di infiammazione, arrossamento e sensazione di calore nella zona colpita.
Pur non essendo contagiosa, molti pazienti lamentano discriminazioni sociali e lavorative a causa della loro malattia.
Il 29 ottobre si celebra in tutto il mondo la Giornata della Psoriasi che quest’anno, più di sempre, sottolinea la necessità di informare le persone dell’assenza dei rischi che corrono nell’avere a che fare con individui che soffrono di questa malattia.
In Italia sono oltre 3 milioni di persone a soffrire di psoriasi.
La psoriasi può svilupparsi in qualsiasi parte del corpo, anche se zone più comunemente colpite sono i gomiti, le ginocchia e il cuoio capelluto, ma è frequente anche la psoriasi alle mani.
Ad oggi non è ancora stata sviluppata una cura definitiva per chi soffre di tale disturbo, ma esiste un’ampia varietà di trattamenti che aiutano ad alleviarne i sintomi.
Come può aiutare il CBD?
Il CBD può essere una soluzione in grado di ridurre l’intensità della psoriasi, interagendo con il sistema linfatico e con le difese immunitarie.
L’infiammazione della pelle alla base della psoriasi scatena una reazione che porta a una maturazione prematura delle cellule, che sfocia poi nelle lesioni caratteristiche della malattia.
La cannabis, grazie alla sua azione antinfiammatoria, modula la regolazione di questa risposta del nostro organismo. I meccanismi che agiscono alla base della psoriasi, coinvolgono il sistema immunitario dell’essere umano.
Il sistema endocannabinoide “comunica” con il sistema immunitario e agisce sulla regolazione di alcune funzioni fisiologiche. Le complesse relazioni che fanno sì che il sistema endocannabinoide contribuisca all’equilibrio cellulare della nostra pelle sono il contesto in cui il cannabidiolo esercita le proprie qualità benefiche per contrastare la psoriasi.
Il CBD va applicato direttamente sulla zona della cute interessata. Per rendere l’applicazione del CBD più pratica e vicina alle esigenze di chiunque, sono disponibili i nostri oli al CBD.
Grazie a questa versatilità, i prodotti al cannabidiolo per uso topico sono sempre più utilizzati da chi soffre di una forma di psoriasi e anche da chi vuole lenire i sintomi di una dermatite o di una qualche altra patologia della pelle.
L’unguento, applicato sulla pelle, una volta assorbito fa sì che il CBD intervenga sul sistema endocannabinoide, lenendo i sintomi della psoriasi e alleviando il olore, sempre grazie alla congiunta azione antinfiammatoria.
L’olio di CBD va applicato con delicatezza sulla zona della pelle interessata e lasciato agire. La quantità di CBD da applicare è variabile e dipende dalla persona, dalla sua risposta al CBD e dallo stato in cui è la patologia.
Gli studi
Una revisione degli studi condotti fino al 2016 volti a evidenziare i benefici del cannabidiolo sulle infiammazioni, ha evidenziato come i principi attivi della cannabis possano essere utilizzati con successo nel trattamento di varie forme di psoriasi.
Una delle manifestazioni più comuni della psoriasi è, infatti, la riproduzione troppo rapida delle cellule cutanee.
Nel 2007 i ricercatori della Medical School della Nottingham University, hanno osservato come alcuni principi attivi della pianta di cannabis – THC, CBD e altri – fossero in grado di rallentare la crescita anormale dei cheratinociti, le cellule dell’epidermide più comuni.
Queste evidenze hanno spinto i ricercatori a suggerire lo sviluppo di prodotti contenenti quei principi attivi da utilizzarsi per rallentare il processo di crescita incontrollata di cellule della pelle.
Nel 2015, invece, un importante articolo pubblicato su JAMA ha descritto il ruolo della cannabis nel trattamento del dolore cronico derivato dalle condizioni patologiche, fra cui le malattie della pelle.
Risale al 2017, invece, una delle più recenti revisioni dello stato di avanzamento della ricerca sul rapporto tra cannabis e psoriasi.
La revisione è stata curata dai ricercatori dell’Università del Colorado e pubblicata sulle pagine del Journal of the American Academy of Dermatology.
Nella lunga analisi dello stato attuale della ricerca, gli autori hanno messo in luce il chiaro legame tra l’utilizzo (topico e non solo) della cannabis e una sostanziale riduzione delle malattie della pelle e dei sintomi a esse correlati.